LEONARDO DA VINCI
l'ombra che diviene l'elemento generatrice dell'immagine
Leonardo ( 1452 - 1519)
Leonardo da Vinci fu forse il maggior naturalista tra i pittori fiorentini ed uno dei più metodici. Studiò approfonditamente il colore. Il suo principale contributo all'uso del colore fu il modo in cui creò l'unità tonale con colori neutri non intensi, di una gamma molto ristretta di brillanza. Nell'interesse di un insieme omogeneo, sacrificò il colore brillante e usò verdi e azzurri smorzati e terre. Leonardo sentiva che i contrasti forti confondono l'occhio e raccomandava l'uso di un illuminazione attenuata. Per ottenere un'unità tonale sommessa stendeva i colori su un fondo neutro di grigio o di marrone.
Le figure illuminate di fronte e dai raggi che filtrano dal fondo, emergono dolcemente dall'ombra con una morbidezza plastica senza precedenti, mentre l'atmosfera si colora di tenere sfumature, che conferiscono all'immagine riflessi d'acquario: è il cosiddetto 'sfumato leonardesco', ovvero un sottilissimo graduarsi dell'ombra che diviene l'elemento generatore dell'immagine. Esso non è il chiaroscuro tendente a definire le forme entro i confini del disegno ma la qualità contenuta nel moto della luce sui corpi. Qualsiasi oggetto illuminato non si vede mai per intero del suo vero colore a causa delle infinite variazioni prodotte su di esso dal colore della luce e dai riflessi colorati degli oggetti vicini.
CARAVAGGIO
Caposcuola della pittura tenebrosa
Caravaggio (1571 - 1610)
In questo quadro si riconosce nella testa di Golia l'autoritratto del pittore.
Caposcuola della pittura 'tenebrosa', i suoi dipinti sono caratterizzati da un andamento della luce radiale che svolge un azione costruttiva sui corpi sporgenti dal fondo scuro. Tuttavia la luce, pur conferendo tridimensionalità alle figure rendendole concrete, non approfondisce lo spazio perché l'ombra qui è un elemento negativo che si oppone alla luce; le forme e i colori emergono dall'oscurità, dal supporto scuro e impenetrabile. Ne sortisce un azione tutta realizzata in primo piano e scandita nella sua tragica lentezza, quasi bloccata sull'istante culmine. La tecnica del chiaroscuro è portata alla massima resa, le ombre piò nere che fumose evidenziano l'improvvisa e drammatica transizione dalla luce all'ombra; vi è meno restrizione tonale rispetto allo sfumato di Leonardo, e i colori nei mezzitoni sono quasi pieni. Le figure immerse in un oscurità impenetrabile, sono evidenziate da una luce abbagliante e violenta che ne schiarisce e ne fa impallidire i colori.
COURBET
G. Courbet ( 1819 - 1877)
Autoritratto con il cane nero (1842)
Nel corso della sua vita esegui molti autoritratti, dettati probabilmente dal desiderio di trasmettere l'immagine di sé ai contemporanei e ai posteri.
Con questo quadro si presentò al suo primo Salon parigino. La figura elegantemente vestita, corredata da oggetti che vogliono dare l'aura dell'intellettuale, si rivolge allo spettatore con sguardo fiero e orgoglioso.
La fotografia che ritrae Courbet fu eseguita da Nadar.
In queste prime fotografie in bianco e nero colpisce la luminosità dei visi e delle mani rispetto al resto dell'immagine che rimane sfumata e a tratti confusa nel fondo. Le poche parti chiare danno l'intera volumetria della figura.
PICASSO
Cubismo
Nei quadri cubisti sono ricomposte parti di un oggetto che di solito non si vedono ( sopra e sotto, davanti e dietro). L'interesse si sposta sulla struttura della forma e la gamma cromatica si restringe diventando quasi monocroma.
Picasso (1881 -1973)
Ritratto di Ambrose Voillard 1909-1910
Ambrose Voillard era un abile mercante d'arte famoso per essere amico di numerosi artisti e poeti. Nel giugno del 1901 aveva organizzato al non ancora ventenne Picasso una esposizione personale.
Nel quadro l'interesse per la struttura e la forma porta al restringimento della gamma cromatica. E' una composizione quasi totalmente monocromatica ma in cui i due soli colori sono giocati in chiari e scuri che compongono una figura straordinariamente somigliante al personaggio ritratto che si staglia su un fondo movimentato e spezzato in elementi geometrici.