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Sistema Solare Animato

Pagina del Pianeta TERRA

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PIANETI DEL NOSTRO SISTEMA SOLARE

PLUTONE, TERRA, VENERE,

NETTUNO, MERCURIO,

URANO, SOLE,

SATURNO

GIOVE

MARTE

LUNA

Pagina della TERRA

La Terra è il più grande e denso dei pianeti interni, l'unico in cui sono conosciute attuali attività geologiche,
ed è l'unico pianeta del sistema solare che permette la vita.
La sua idrosfera liquida è unica tra i pianeti interni, ed è anche l'unico pianeta dove siano state osservate placche tettoniche.
L'atmosfera terrestre è estremamente differente rispetto a quella degli altri pianeti, 
poiché è stata alterata dalla presenza della vita e contiene il 21% di ossigeno. 
Possiede un satellite naturale, la Luna.

Stella madre Sole
Classificazione Pianeta terrestre
Parametri orbitali (all'epoca J2000)
Semiasse maggiore 149 597 887,5 km 1,000 000 112 4 UA
Perielio 147 098 074 km 0,983 289 891 2 UA
Afelio 152 097 701 km 1,016 710 333 5 UA
Circonf. orbitale 924 375 700 km 6,179 069 900 7 UA
Periodo orbitale 1,000 017 5 anni (365,256 366 giorni)
Velocità orbitale 29,291 km/s (min) 29,783 km/s (media) 30,287 km/(max)
Inclinazione rispetto all'equat. del Sole 7,25°
Eccentricità 0,016 710 219
Longitudine del nodo ascendente 348,739 36°
Argom. del perielio 114,207 83°
Satelliti 1: la Luna
Anelli 0
Dati fisici
Diametro equat. 12 756,274 km
Diametro polare 12 713,504 km
Diametro medio 12 745,594 km
Superficie 5,100 656 × 1014 m²
Volume 1,083 207 3 × 1021 m³
Massa 5,9742 × 1024 kg
Densità media 5,5153 × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità in superficie : 9,7801 m/s² (all'equatore) (0,997 32 g)
Velocità di fuga 11 186 m/s
Periodo di rotazione 0,997 258 giorni
giorno sidereo (23,934 ore)
Velocità di rotazione (all'equatore) 465,11 m/s;
Inclinaz. dell'assesull'eclittica 23,439 281°
A.R. polo nord 0° (0 h 0 min 0 s)
Declinazione 90°
Temperatura superficiale : 184 K; -89,2 °C (min) 287,2 K; 14 °C (media)
331 K; 57,8 °C (max)
Pressione atm. 101 325 Pa
Albedo 0,367
La Terra è il terzo pianeta in ordine di distanza dal Sole e il più grande
dei pianeti terrestri del sistema solare, sia per quanto riguarda la massa sia per il diametro.

VIVIAMO IN UN MONDO BELLISSIMO

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TERRA

È il pianeta su cui vivono tutte le specie viventi conosciute,
l'unico corpo planetario del sistema solare adatto a sostenere la vita come la conosciamo.
Sulla sua superficie infatti si trova acqua in tutti e tre gli stati (solido, liquido, gassoso)
e un'atmosfera composta in prevalenza d'azoto e ossigeno.

Questa, assieme al suo campo magnetico, la protegge dai raggi cosmici e dalla radiazione di origine solare.

La formazione della Terra è datata a circa 4,54 miliardi di anni fa.
Essa possiede un satellite naturale, la Luna, la cui età, stimata analizzando alcuni campioni delle rocce più antiche, 
è risultata compresa tra 4,29 e 4,56 miliardi di anni.

Il suo asse di rotazione è inclinato rispetto alla perpendicolare al piano dell'eclittica: questa inclinazione, 
combinata con la rivoluzione della Terra intorno al Sole, è causa dell'alternarsi delle stagioni.

Le condizioni atmosferiche primordiali sono state alterate in maniera preponderante dalla presenza di forme di vita, 
le quali hanno creato un diverso equilibrio ecologico plasmando la superficie del pianeta. 

Circa il 71% della superficie è coperta da oceani ad acqua salata, mentre il restante 29% è rappresentato dai continenti e dalle isole.

La superficie esterna è suddivisa in diversi segmenti rigidi, o placche tettoniche,
che si spostano lungo la superficie in periodi di diversi milioni di anni. 

La parte interna, attiva dal punto di vista geologico, è composta da uno spesso strato relativamente solido o plastico,
denominato mantello, e da un nucleo, diviso a sua volta in nucleo esterno, dove si genera il campo magnetico, 
ed un nucleo interno solido costituito principalmente da ferro e nichel. 

Tutto ciò che riguarda la composizione della parte interna della Terra resta comunque una teoria indiretta 
ovvero mancante di verifica e osservazione diretta.

Importanti sono le influenze esercitate sulla Terra dallo spazio esterno.

Infatti la Luna è all'origine del fenomeno delle maree, stabilizza lo spostamento dell'asse terrestre 
ed ha lentamente modificato la lunghezza del periodo di rotazione del pianeta (rallentandolo); 
un bombardamento di comete durante le fasi primordiali ha giocato un ruolo fondamentale nella formazione degli oceani 
e, in un periodo successivo, alcuni impatti di asteroidi hanno provocato significativi cambiamenti delle caratteristiche 
della superficie e ne hanno alterato la vita presente.

Il simbolo astronomico della Terra è un cerchio con all'interno una croce :
la linea orizzontale rappresenta l'equatore, mentre quella verticale un meridiano.

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terra e luna in movimento

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Storia della Terra.

Gli scienziati sono riusciti a ricostruire la storia della Terra. 
La Terra e gli altri pianeti del sistema solare si formarono 4,57 miliardi di anni fa.
Inizialmente liquefatto, il pianeta gradualmente si raffreddò, formando una crosta terrestre sempre più di tipo granitico, simile all'odierna. La Luna si formò subito dopo, probabilmente a causa dell'impatto tra la Terra e un pianetino grande quanto Marte 
e avente circa il 10% della massa della Terra conosciuto come Theia. Nell'urto tra i due corpi, un po' della massa di
questo piccolo corpo celeste si unì alla Terra e una porzione fu espulsa nello spazio, 
ma abbastanza materiale sopravvisse per formare un satellite orbitante.

L'attività vulcanica, decisamente maggiore dell'odierna, produsse l'atmosfera primordiale, molto ricca di biossido di carbonio. 
Il vapore acqueo condensandosi produsse gli oceani. 
Circa 3,5 miliardi di anni fa nacque la prima forma di vita.

Lo sviluppo della fotosintesi permise ad alcune forme di vita di assorbire l'energia solare; l'ossigeno, prodotto di scarto della fotosintesi, si accumulò nell'atmosfera e creò uno strato di ozono (una forma di ossigeno molecolare) nell'atmosfera superiore. 
L'incorporazione di cellule più piccole in altre di dimensioni maggiori fece sì che si sviluppassero cellule più
complesse delle cellule procarioti, chiamate eucarioti. 
Protette dallo strato di ozono che impediva ai raggi ultravioletti, dannosi per la vita, 
di attraversare l'atmosfera le varie forme di vita colonizzarono la superficie della Terra.

La primordiale struttura geologica di microplacche continentali andò verso una primaria aggregazione, 
formando dei continenti che occasionalmente si univano per formare un supercontinente. 

Circa 750 milioni di anni fa (mya), il primo supercontinente conosciuto (la Rodinia) cominciò a dividersi in continenti più piccoli. 
I continenti in seguito si riunirono per formare la Pannotia, 600 – 540 mya, e finalmente la Pangea, 
che si divise in continenti più piccoli circa 180 milioni di anni fa ponendo le basi per la situazione geografica moderna.

Dal 1960 si è ipotizzato che diverse ere glaciali tra i 750 e i 580 milioni di anni fa, durante il Neoproterozoico, 
abbiano coperto di ghiaccio la maggior parte del pianeta. Questa ipotesi (non ancora accettata dall'intera comunità scientifica) 
è conosciuta con il nome di Terra a palla di neve, e deve il particolare interesse al fatto che precede l'esplosione 
del Cambriano, dove le forme di vita multicellulari cominciarono a proliferare.

Successivamente al Cambriano, circa 530 milioni di anni fa, si sono succedute cinque estinzioni di massa. 
L'ultima di esse, avvenuta 65 milioni di anni fa e probabilmente causata da una collisione meteoritica, 
provocò l'estinzione dei dinosauri e di altri animali, tra cui le ammoniti, ma risparmiò alcuni piccoli animali, come i mammiferi,
che presero il sopravvento nel periodo successivo.
In seguito i mammiferi si diversificarono, finché un animale africano, rassomigliante a una scimmia, 
guadagnò l'abilità di mantenere una posizione eretta. 
Questa evoluzione liberò le braccia e le mani dal compito della deambulazione, permise l'utilizzo di utensili, 
incoraggiò la comunicazione al fine di provvedere a una migliore nutrizione e creò i 
presupposti per lo sviluppo di una maggiore area cerebrale. 
Lo sviluppo della agricoltura, e della civiltà, permise agli esseri umani di plasmare la Terra
in un tempo così breve come nessun'altra forma di vita era riuscita a fare,
influenzando sia la natura, sia la quantità delle altre forme di vita.

La fase recente delle ere glaciali incominciò circa 40 milioni di anni fa, intensificandosi durante il Pleistocene, circa 3 milioni di anni fa. Le regioni polari sono state sottoposte a svariati cicli di glaciazioni e disgeli, succedutisi ogni 40-100 000 anni. 
L'ultima di queste fasi terminò 10 000 anni fa, lasciando il pianeta in una situazione morfo-climatica
abbastanza stabile fino ai giorni nostri.

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Pianeta Terra

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Età della Terra.

Modelli chimici basati sull'attuale abbondanza di isotopi radioattivi con lunghissimi tempi di decadimento 
e l'analisi composizionale di materiale non differenziato proveniente da meteoriti e dalla Luna datano la formazione
della Terra a 4,65 miliardi di anni fa. 
La difficoltà principale nella determinazione dell'età della Terra è legata al fatto che nessuna roccia
attualmente affiorante sul pianeta presenta questa età; ciò è dovuto alla natura fluida o plastica della totalità della crosta terrestre 
durante il primo miliardo di anni circa. 
Inoltre processi di differenziazione magmatica separavano in questa prima fase i vari elementi concentrandone 
solo alcuni all'interno della crosta terrestre. 
Questo frazionamento rende difficile stabilire con esattezza il contenuto iniziale di alcuni geocronometri
e pertanto non è possibile calcolare con esattezza le abbondanze iniziali.
Le rocce più antiche rinvenibili sul pianeta sono rocce continentali, si ritrovano nei cratoni e hanno un'età pari a 4,1 miliardi di anni.
La maggior parte della crosta oceanica è più giovane, perché continuamente riciclata dai meccanismi legati alla tettonica delle placche: le rocce più antiche in questo tipo di crosta sono giurassiche e hanno un'età di 100 milioni di anni.
L'età della Terra fu determinata da Clair Patterson nel 1953, utilizzando metodi radiometrici legati al decadimento dell'uranio.

Superficie.
La superficie terrestre può variare enormemente da luogo a luogo. 
Circa il 70,8% della superficie è coperta da acqua; inoltre la maggior parte della piattaforma continentale 
si trova al di sotto del livello marino. Nella parte sommersa del pianeta sono presenti tutte le caratteristiche tipiche 
di un territorio montuoso, comprendenti un sistema di dorsali medio oceaniche, 
dei vulcani sommersi, delle fosse oceaniche, dei canyons sottomarini, degli altipiani e delle piane abissali.
Il rimanente 29,2% emerso consiste di montagne, deserti, pianure, altipiani e altre zone geomorfologiche minori. 
La superficie planetaria si modifica costantemente secondo tempi geologici a causa dei movimenti delle varie placche tettoniche
e dell'erosione; inoltre le sue caratteristiche geografiche, create o deformate dai movimenti tettonici, sono sottoposte
agli influssi meteorologici (pioggia, neve, ghiaccio, vento), a svariati cicli termici (ad es. gelo/disgelo delle zone
alpine o elevata escursione termica giornaliera nel caso dei deserti) e all'azione chimica.
Infine, nel modellamento del pianeta, sono compresi anche grandi eventi come glaciazioni e impatti meteorici.

Durante la migrazione di due placche tettoniche continentali, la crosta oceanica viene subdotta al di sotto dei margini di queste ultime. 
Nello stesso tempo, a causa della risalita di materiale mantellico, nuova crosta oceanica viene generata lungo
margini divergenti nelle dorsali medio oceaniche.
Questo ciclo sostituisce continuamente il materiale di crosta oceanica in un processo 
che ha portato essa ad avere un'età minore di 100 milioni di anni.
La placca oceanica più antica, localizzata nel Pacifico Occidentale, è stata stimata con un'età di circa 200 milioni di anni. 
Per comparazione la crosta continentale più antica, datata grazie alla presenza di fossili, ha un'età di circa 3 miliardi di anni.
I movimenti subduttivi delle varie placche vengono regolati da contrasti di densità; infatti le placche continentali 
sono formate da rocce meno dense, specialmente da rocce intrusive, come graniti e andesiti, 
mentre quelle oceaniche sono formate da rocce effusive, prevalentemente basaltiche. 
Questa differenza costitutiva spiega il perché nel contrasto tra due placche di tipologia differente sia sempre 
quella oceanica ad andare in subduzione.
Differente sviluppo ha il caso in cui le due placche appartengano allo stesso tipo, per cui intervengono fattori più sensibili 
come gli sforzi e le direzioni di movimento.
Su entrambe le tipologie di crosta si possono trovare, in casi favorevoli alla loro messa in posto, le rocce sedimentarie. 
Esse sono formate dall'accumulo di sedimenti in maniera spesso così individuabile, 
quando è presente una stratificazione, da poter risalire indietro nel tempo alle condizioni presenti all'atto della formazione 
di ogni singolo strato e alla evoluzione di tali condizioni verso il presente. 
Inoltre le rocce sedimentarie sono le uniche in cui possono esser ritrovati fossili,
fondamentali per una datazione precisa della roccia stessa e per trarre informazioni paleoambientali su clima, geografia, 
fauna e sulla flora presente in quell'epoca. 
Va aggiunto anche che in tali rocce vengono ricercati e sfruttati quasi tutti i principali giacimenti di idrocarburi e carboniferi.
Circa il 75% di tutta la superficie dei continenti è coperta da sedimenti, sebbene essi formino solamente circa il 5% della crosta. 
La terza tipologia di roccia presente sul pianeta, dopo quelle vulcaniche (intrusive ed effusive) e quelle sedimentarie, 
è quella delle rocce metamorfiche. Esse derivano dalla trasformazione di rocce pre-esistenti di qualsiasi tipo
attraverso l'influenza di alte pressioni, di alte temperature o di entrambe queste variabili.
Il processo metamorfico può essere di varia intensità, provocando sia una semplice ricristallizzazione di alcune specie minerali 
verso altre maggiormente stabili, sia la parziale fusione e deformazione della roccia,
trasformandola in una completamente differente. Attraverso i processi di fusione, si crea inoltre una circolazione 
di fluidi caldi all'interno della roccia. All'interno di questi fluidi vengono portati in soluzione e
concentrati, laddove presenti, elementi rari altrimenti dispersi in quantità infinitesimali. 
Le rocce metamorfiche o i depositi derivanti dal loro smantellamento, pertanto, sono uno dei luoghi preferenziali di ricerca 
di giacimenti di materie prime, di pietre e metalli preziosi.

I minerali maggiormente abbondanti sulla superficie terrestre sono i silicati, i quali includono principalmente: quarzo,
feldspato, anfibolo, mica, pirosseno e olivina. Tra i minerali carbonatici, invece, i più comuni sono: calcite, aragonite e dolomite. 
La componente pedologica e la parte più esterna della Terra, nonché la più sottile,
e riguarda il suolo e i processi che portano alla sua formazione. 
La pedosfera si pone come contatto tra la litosfera, l'atmosfera, l'idrosfera e la biosfera. 
Si calcola che la parte arabile di superficie sia il 13,31% della superficie emersa, con solo il 4,71% di essa utilizzata per colture permanenti. Quasi il 40% della terra è attualmente utilizzata per agricoltura e pastorizia, con una stima di circa
1,3 × 109 ettari (3,3 × 109 acri) a uso agricolo e 3,4 × 109 ettari (8,4 × 109 acri) di pastorizia.
Il rilievo della superficie terrestre varia dal punto più basso (-418 m del Mar Morto)
a una stima del 2005 della massima altitudine di 8848 m della cima del Monte Everest; 
inoltre l'altezza media della terra posta al di sotto del livello marino è di 686 m.

La Terra nel sistema solare.

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Pianeta Terra rotante

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La rotazione terrestre.
La Terra ruota da ovest verso est una volta al giorno, inteso come giorno siderale, 
attorno all'asse che unisce il Polo Nord al Polo Sud in 23 ore, 56 minuti e 4,091 secondi. 
È per questo che il sole e tutte le stelle sorgono a est e tramontano a ovest compiendo un movimento nel cielo 
a una velocità di circa 15°/h o 15'/min. 
Inoltre la Terra ruota attorno al Sole, a una distanza media di 150 000 000 km in un anno siderale. 
La sua velocità di orbita è di circa 30 km/s (108 000 km/h), veloce abbastanza da coprire il diametro del
pianeta (circa 12 600 km) in 7 minuti, e la distanza dalla Luna (384 000 km) in 4 ore.

La Terra si muove quasi in linea retta, dato che il "raggio di curvatura dell'orbita terrestre è piccolissimo, 
perché la direzione del moto varia di circa un grado al giorno".
Ha un satellite naturale, la Luna, che le gira attorno in 27,32 giorni.
Visti dal Polo Nord terrestre, tutti questi movimenti si svolgono in senso antiorario.
I piani dei movimenti non sono precisamente allineati: l'asse della Terra è inclinato di 23,5 gradi rispetto alla perpendicolare 
del piano Terra-Sole, e il piano Terra-Luna è inclinato di cinque gradi, cosa che impedisce il verificarsi di due eclissi 
(una solare e una lunare) ogni mese, e le rende invece un evento raro. 
Sempre a causa dell'inclinazione dell'asse terrestre, la posizione del Sole nel cielo e l'incidenza delle sue radiazioni 
(vista da un osservatore posto sulla superficie) varia nel corso dell'anno.
Ad esempio, un osservatore posto a una latitudine settentrionale, quando il polo nord è inclinato verso il sole,
noterà dei periodi di luce giornaliera più lunghi e un clima più temperato, mentre disporrà di meno ore di luce e di un clima più
rigido nel caso opposto. Al di sopra dei due circoli polari si raggiunge il caso estremo di alternanza di lunghi periodi di assenza di luce (chiamati notti polari), a periodi di non tramonto del Sole.
Questa relazione tra il clima e l'inclinazione dell'asse terrestre viene definita tramite le 4 stagioni. 
Esse, dal punto di vista astronomico, sono determinate dai solstizi (i punti di massima inclinazione verso e contro il Sole) 
e dagli equinozi (punti in cui l'inclinazione è perpendicolare alla direzione del Sole). 
Il solstizio invernale cade il 21 dicembre, quello estivo il 21 giugno; mentre i due equinozi cadono, 
quello primaverile il 20 marzo e quello autunnale il 23 settembre. 

L'alternanza delle stagioni è opposta da un emisfero terrestre all'altro, data l'opposta inclinazione dell'asse, 
comportando ad esempio, la presenza in quello nord dell'estate e in quello sud dell'inverno.
L'angolo di inclinazione è relativamente stabile se considerato su lunghi periodi, tuttavia esso compie un lento 
e irregolare moto (conosciuto come nutazione), con un periodo di 18,6 anni. L'orientazione dell'asse varia
secondo una precessione intorno a un cerchio completo in un ciclo di poco più di 25 800 anni. 

La presenza di una precessione è la causa dello sfasamento tra un anno siderale e un anno tropico.
Entrambe le variazioni del movimento dell'asse derivano dalla mutevole attrazione del Sole
e della Luna sulla parte equatoriale del pianeta. Anche la velocità di rotazione del pianeta non
è costante, ma varia nel tempo secondo un fenomeno noto come "variazione della lunghezza del giorno".
In tempi moderni il perielio cade il 3 gennaio, mentre l'afelio circa il 4 luglio 
(per informazioni circa altre ere, controlla precessione e cicli di Milankovic). 
La differenza in termini energetici ricevuti dal Sole tra la posizione di perielio e quella di afelio e di del 6,9% a favore del primo;
inoltre dal momento in cui l'emisfero meridionale è orientato verso il Sole, a quello in cui il pianeta raggiunge il punto di perielio,
tale emisfero percepisce una leggera maggiore energia rispetto all'emisfero nord durante l'intero anno. 
Questa differenza, seppure presente, è decisamente poco significativa rispetto all'energia totale derivante dal cambiamento 
di orientazione dell'asse, e, nella sua parte maggiore, viene assorbita e compensata dalla più alta presenza di masse acquee 
dell'emisfero meridionale.
La sfera di Hill (sfera gravitazionale di influenza) della Terra è di circa 1,5 Gm (1 496 620 km circa) di raggio. 
Questa è la massima distanza alla quale l'influenza gravitazionale del pianeta è più forte di quella solare e dei pianeti. 
Gli oggetti in orbita attorno alla Terra devono rimanere all'interno di questo raggio in ogni punto della loro orbita per non venire
strappati alla presa gravitazionale della Terra ed essere immessi in un'orbita eliocentrica: la sfera di Hill cambia leggermente 
di dimensioni lungo l'orbita della Terra aumentando gradualmente fino all'afelio e diminuendo gradualmente fino al perielio

Cenni di teoria geocentrica e di non sfericità della Terra.

Poiché la Terra è molto grande, osservando dalla superficie non è immediatamente evidente che abbia forma geoidale,
leggermente appiattita, schiacciata ai poli e con un lieve rigonfiamento all'equatore. 
Per questa ragione le antiche civiltà, come quella mesopotamica, e i primi filosofi greci, come Talete, ritennero che la Terra fosse piatta. Un primo passo verso il riconoscimento della forma reale fu compiuto da Anassimandro,
che concepì la terra come un cilindro sospeso nello spazio, immaginando quindi di avere
cielo non solo sopra la propria testa ma anche al di sotto dei propri piedi.
La forma sferica fu infine riconosciuta sulla base di deduzioni basate su osservazioni, quali il variare delle osservazioni astronomiche 
con la latitudine, l'osservazione delle eclissi di luna e il confronto con la forma della luna e del sole.

I Greci, circa 2500 anni fa, cominciarono per primi a sostenere che la terra fosse una sfera. 
Le prime testimonianze della sfericità terrestre ci arrivano da Pitagora (VI-V secolo a.C.) e da Parmenide (V secolo a.C.); 
poi Aristotele (384 a.C.-322 a.C.) portò le prime dimostrazioni e infine Eratostene (274 a.C.-196 a.C.) fece le prime misurazioni.

Gli studiosi del Basso Medio Evo, poi, come Guglielmo di Conches, Giovanni di Sacrobosco, Ruggero Bacone, 
Tommaso d'Aquino, Brunetto Latini, Dante Alighieri, Giovanni Buridano e altri sostennero la sfericità del nostro
pianeta con argomenti, per lo più di questo genere:
Il sole, a mezzogiorno, indica il sud qualsiasi sia il nostro punto di osservazione: se la terra fosse piatta, non sarebbe così;
l'ombra proiettata dalla terra sulla luna, durante un'eclissi parziale, è un arco di cerchio;
la parte che per prima scompare di una nave all'orizzonte è la chiglia.
È da considerarsi infondata la moderna credenza che nel Medioevo la Terra fosse comunemente ritenuta piatta.
Ancora oggi non mancano tuttavia i sostenitori della forma piatta della Terra, molti dei quali aderiscono alla Flat Earth Society 
(Società della Terra Piatta).
L'errata supposizione della piattezza della Terra nelle civiltà più antiche, era dovuta alla mancata conoscenza della natura centrale 
della forza di gravità, che permette di avere il cielo sempre come alto e il centro della Terra sempre come basso 
e quindi superare l'apparente paradosso che si dovesse camminare con la testa rivolta verso il "basso" 
dall'altra parte della Terra (paradosso che però già Anassimandro aveva saputo superare).

Si ritenne molto più a lungo che la Terra fosse al centro dell'universo perché si ha l'impressione 
che siano tutti gli altri corpi celesti a girare intorno a essa; inoltre osservando il cielo di notte si ha l'impressione che
sia una volta incurvata sulla Terra, illusione dovuta all'immensità dello spazio.
Anche se la teoria eliocentrica fu proposta per primo da Aristarco di Samo nel III secolo a.C., 
la teoria geocentrica, anche a causa della precisione di misurazione astronomica necessaria a confutarla, fu quella dominante
fino alla fine del Medioevo.

Luna e la sua influenza.

Diametro 3 474,8 km
Massa 7,349 × 1022 kg
Semiasse maggiore 384 400 km
Periodo orbitale 27 giorni 7 ore 43,7 minuti

La Luna è un satellite relativamente grande, simile a un pianeta terrestre, con un diametro pari a un quarto di quello terrestre
e una massa pari a 1/81.
Rispetto al suo pianeta madre, è il più grande del Sistema Solare (ma non insenso assoluto).
L'attrazione gravitazionale della Luna causa la maggiorparte delle maree terrestri.
La stessa azione porta a un lentissimorallentamento della rotazione della Terra su sé stessa,
dell'ordine di un'ora ogni parecchie centinaia di milioni di anni (più precisamente,
 la lunghezzadel giorno terrestre aumenta di 0,0016 secondi ogni secolo).
Terra e Luna, a causa delle forze gravitazionali reciproche sono in rotazione sincrona.

Infatti la Luna ruota attorno al proprio asse in un periodo identico a quello
di rivoluzione attorno alla Terra presentando quindi sempre la stessa facciaverso il pianeta.
 A causa dell'interazione tra i due campi gravitazionali,inoltre, la Luna si allontana di circa 38 mm ogni anno.
L'insieme di questepiccole modifiche, rapportate su tempi geologici di milioni di anni,
sonocausa di importanti cambiamenti; infatti basta pensare che durante ilDevoniano (circa 410 milioni di anni fa),
per esempio, vi erano 400 giorni inun anno terrestre, ed essi duravano circa 21,8 ore l'uno.

La Luna potrebbe essere stata fondamentale per la comparsa della vita sullaTerra,
causando un clima più moderato di quanto altrimenti sarebbe avvenuto.

Alcune evidenze paleontologiche e simulazioni computerizzate mostrano chel'inclinazione assiale della Terra
è stabilizzata dalle interazioni marealicon la Luna.
Senza questa stabilizzazione, l'asse di rotazione potrebbeessere caoticamente instabile, come accade per una sfera.
 Se l'asse dirotazione terrestre si avvicinasse al piano dell'eclittica, ne risulterebbe
un clima molto severo, dove un polo sarebbe continuamente riscaldato el'altro congelato,
causando grandi trasferimenti di energia tra un polo el'altro che si manifesterebbero in bruschi fenomeni atmosferici.
 Alcunipaleontologi che hanno studiato l'effetto sostengono che potrebbe uccideretutti gli animali e piante superiori.
Questo effetto rimane tuttaviacontroverso, e gli studi su Marte (che ha circa lo stesso giorno einclinazione assiale della Terra,
ma non un grande satellite o un nucleoliquido) potrebbero dare altre informazioni.

L'origine della Luna è sconosciuta, ma la teoria più quotata è che si siaformata dalla collisione di un protopianeta, chiamato Theia,
della grandezzadi Marte, con la Terra primitiva.
Questa teoria spiega, oltre ad altre cose,la relativa scarsità di ferro e di elementi volatili sulla Luna
e lasomiglianza della composizione chimica lunare con quella della crosta terrestre.

Un'altra teoria molto quotata è quella secondo cui la Luna si è formata dapolveri che erano intorno alla terra,
che sono collassate in un unico punto, formando il nostro satellite.

La Terra ha anche almeno due asteroidi co-orbitali conosciuti, 3753 Cruithnee 2002 AA29, e un asteroide troiano, 2010 TK7.

La Terra nella mitologia e nella fantascienza.

La Terra è stata spesso personificata come una divinità, più precisamente unadivinità femminile
(probabilmente in quanto considerata generatrice di vita),vedi ad esempio Gea (o Gaia) e Madre Terra.
Nella mitologia norrena, Jörð, ladivinità della Terra era la madre di Thor e la figlia di Nótt e Annar.

La Terra è anche stata descritta come una voluminosa astronave, con unsistema per il supporto vitale che richiede manutenzione.

Una foto della Terra scattata dalla sonda spaziale Voyager 1 ispirò Carl Sagan nel descriverla per primo come un "puntino azzurro".

Nella fantascienza la Terra è spesso la capitale o il principale centro amministrativo di un ipotetico governo galattico
(specialmente quando questo governo galattico è composto per la maggior parte da umani o da loro dominato),
spesso una repubblica federale rappresentativa, benché imperi e dittature non manchino affatto.
Molto significative da questo punto di vistale serie televisive di fantascienza Star Trek e Babylon 5.
Tuttavia in altre opere di fantascienza, capita spesso che i popoli umani emigrati nello spazio
in un lontano futuro non sappiano più quale sia il loro pianeta d'origine

(come avviene ad esempio nel telefilm Galactica o nel Ciclo della Fondazionedi Isaac Asimov).
Nel libro Paria dei cieli, sempre di Asimov, si parla di
una Terra radioattiva, tema che verrà ripreso in molti altri libri del Ciclodei Robot e del Ciclo dell'Impero.

Nella Guida galattica per gli autostoppisti, una serie di romanzi di DouglasAdams, la Terra è descritta
come un pianeta "Praticamente innocuo"
Nella stessa serie viene detto che la Terra è un supercomputer costruito da esseri altamente avanzati
 provenienti da un'altra dimensione per ottenere

"la domanda fondamentale sulla vita, l'universo e' tutto quanto".

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I segni Cardinali sono quelli dei nati all’inizio delle stagioni:


Ariete (primavera)
Cancro (estate)
Bilancia (autunno)
Capricorno (inverno)

I segni Fissi sono quelli dei nati nel momento centrale e culminante delle stagioni:


Toro (primavera)
Leone (estate)
Scorpione (autunno)
Acquario (inverno)

I segni Mobili sono quelli dei nati alla fine delle stagioni:


Gemelli (primavera)
Vergine (estate)
Sagittario (autunno)
Pesci (inverno).

ESTATE

ESTATE

Foto dell' Estate

Foto della Primavera

PRIMAVERA

PRIMAVERA

INVERNO

INVERNO

Foto dell' Inverno

Foto dell' Autunno

AUTUNNO

AUTUNNO

ECCO I 4 ELEMENTI DELLA NATURA
FUOCO
ACQUA
TERRA
ARIA

Pagina dei 4 Elementi terra aria acqua fuoco

ESISTE IL PICCOLO POPOLO E SONO GLI SPIRITI GUIDA NEI GIOCHI DI CARTE E GOVERNANO I 4 ELEMENTI Piccolo Popolo :
draghi,fate,gnomi,sirene.

Piccolo Popolo : draghi fate gnomi sirene

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